Ciglio dei vagni

In località Ciglio dei Vagni, troviamo il complesso Termale e la grande VILLA IMPERIALE, che costituisce il monumento antico più conosciuto di tutto il nostro territorio. Il luogo è detto da alcuni l’antica Lagaria, mentre altri vi riconobbero uno dei quartieri dell’antica Siris, diviso dal resto della città dell’approfondimento artificiale del fosso Pantanello.
La grande villa è posta sul Ciglio dei Vagni, il quale costituisce il primo rialzo delle colline sul mare, tra il torrente Toccacielo e il fosso Pantanello. L’area della villa occupa tutto il piano della collina e si divideva in nuclei staccati, come ci indica la disposizione dei resti sul terreno soggetto ad aratura, mentre altri complessi, conservati fin negli alzati delle murature, sono disposti sulle pendici della collina verso il mare e scendevano a occupare l’antica litoranea Jonica.
Il complesso termale è stato indagato già alla fine dell’Ottocento e riferito a una grande villa di età romana imperiale, mentre recenti indagini hanno evidenziato che l’impianto è ascrivibile ad un villaggio (vicus).
Il complesso termale corrisponde ad un edificio pubblico ubicato alla periferia dell’abitato, funzionalmente collegato all’approdo sulla vicina foce del fiume Sinni e alla grande viabilità pubblica.
L’attuale via litoranea (Strada Statale 106), infatti, ripropone il tracciato di un’ importante strada destinata al collegamento delle città dell’arco ionico (Taranto, Metaponto, Herakleia, Sibari). 
Un edificio cinquecentesco a valle delle terme ricorda con il nome Taverna, l’esistenza di una stazione antica di sosta ( statio o mansio) lungo tale strada. 
L’ impianto termale è servito da una sorgente che sgorga in una piccola vasca a monte del complesso. La successione degli ambienti ripropone il percorso tipico delle terme romane.  
Da un grande ambiente scoperto dotato di piscina (natatio) si passa in una prima stanza non riscaldata (frigidarium), nella cui parete absidata trovava posto una fontana d’acqua fredda. L’ambiente successivo è formato di una grande vasca con acqua tiepida (tiepidarium), è in comunicazione con l’ambiente più grande di tutto il complesso: il calidarium, dotato di un sistema di riscaldamento basato sulla circolazione di aria calda in una intercapedine sottostante il pavimento. L’impianto termale è completato del caratteristico vano circolare, destinato ai bagni di sudore ed esposto quindi a sud-est. 
La parte attualmente visibile delle terme corrisponde solo al settore meridionale dell’edificio originario, che aveva a nord probabilmente anche l’ingresso principale.
L’edificio è stato in uso nel corso dell’età Imperiale (I-III secolo d.C) ed era dotato di un ricco apparato architettonico decorativo (pavimenti a mosaico, rivestimenti parietali in marmo e cornici in stucco), di cui si sono trovati pochi resti.
In un solo ambiente è stato rinvenuto ancora in situ un pavimento in mosaico con motivi geometrici in bianco e nero databile agli anni centrali del II secolo d.C. 

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